Una famosa ricerca ha dichiarato un tasso di rischio più alto nei pazienti con disturbi intestinali
Pubblicata su Communications Biology rivista di spicco nel settore salute, la ricerca conferma un forte legame tra alcune condizioni intestinali e il morbo di Alzheimer.
La ricerca
I ricercatori della Edith Cowan University (Australia) hanno analizzato dati genetici esistenti sulla ricerca sull’Alzheimer collegandoli a disturbi intestinali, l’analisi è stata condotta su larga scala (circa 400.000 persone).
Le loro scoperte sottolineano che:
le persone con disturbi intestinali potrebbero essere maggiormente a rischio di sviluppare la malattia inoltre, si è rilevato che le persone con Alzheimer e le persone con disturbi intestinali condividono alcuni geni.
Quali sono questi disturbi intestinali?
- la malattia da reflusso gastroesofageo
- l’ulcera peptica
- la gastrite-duodenite
- la sindrome dell’intestino irritabile
- la diverticolosi.
Questi risultati non indicano necessariamente che questi disturbi causino l’Alzheimer ma allo stesso tempo rafforzano la già certa importanza del prendersi cura del proprio intestino mangiando sano, routine che aiuta la salute di tutto il corpo.
L’importanza del mangiare sano e di condurre una vita equilibrata dunquè non va presa alla leggera, ahimè durante le festività chi, non si concede un lauto pasto, ma ricordiamo di tornare ad una vita sana perchè alla salute del nostro intestino sono collegate molteplici condizioni e molteplici sintomi futuri.